Moratorie sui prestiti: domande per più di 300 miliardi
7 Ottobre 2020
Cessione del quinto: cosa succede se vieni licenziato?
21 Ottobre 2020

L’INPS con la pubblicazione della Circolare n. 87 del 17 luglio 2020 ha reso pubblica l’abbandono del codice Pin per l’accesso ai servizi telematici dell’istituto di previdenza. A partire dal 1° ottobre 2020, per effettuare l’accesso alla propria posizione individuale ogni soggetto deve dotarsi del sistema SPID, ovvero il Sistema Pubblico di Identità Digitale.

Per facilitare il passaggio è stata tuttavia prevista una fase transitoria, di cui ancora non si conosce la durata, nel corso della quale gli utenti potranno continuare a collegarsi utilizzando il PIN.
Come spiega l’Inps nel suo portale, il Pin dispositivo sarà mantenuto per le seguenti categorie di utenti e per i soli servizi loro dedicati:
• minori di diciotto anni;
• extracomunitari;
• persone soggette a tutela, curatela o amministrazione di sostegno.

I Pin già in possesso degli utenti conserveranno la loro validità e potranno essere rinnovati alla naturale scadenza fino alla conclusione della fase transitoria la cui data verrà successivamente definita.
Tutti gli altri utenti potranno accedere ai servizi offerti da INPS utilizzando uno dei sistemi di autenticazione alternativi attualmente accettati:
• Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID);
• Carta d’Identità Elettronica (CIE);
• Carta Nazionale dei Servizi (CNS).
Gli utenti che accedono ai servizi INPS attraverso le credenziali SPID, CNS o CIE potranno, infatti, continuare a richiedere il PIN telefonico temporaneo utile per la fruizione dei servizi tramite Contact Center.
Attraverso la funzionalità “PIN TELEFONICO” presente su MyInps è possibile scegliere di generare un PIN temporaneo la cui validità può essere di un giorno, una settimana, un mese o tre mesi.
Lo SPID consente di accedere con un’unica identità digitale a tutti i servizi online della Pubblica Amministrazione e dei soggetti privati che aderiscono. Permette quindi di richiedere, ad esempio, i bonus dello Stato (dal bonus baby-sitter ai 600 per le partite IVA), ma anche i buoni spesa dei Comuni e la Carta Famiglia.
Per ottenere lo SPID bisogna essere maggiorenni, collegarsi al sito www.spid.gov.it e scegliere uno tra gli Identity Provider autorizzati (tra questi Aruba.it, InfoCert, Poste e Tim), che forniranno le credenziali per l’accesso a tutti i servizi della Pubblica Amministrazione.
Una volta individuato l’Identity Provider che risponde meglio alle proprie esigenze, per completare la procedura è necessario essere in possesso di:

• un indirizzo e-mail attivo;
• il numero di telefono del cellulare;
• un documento di identità valido (carta di identità, passaporto o patente);
• la tessera sanitaria con il codice fiscale.
Per completare l’attivazione delle credenziali è necessario il riconoscimento dell’utente che può avvenire in 2 modi:
• Tramite webcam: un operatore verifica l’identità del richiedente nel corso di una videochiamata che può avvenire tramite un pc, tablet o dispositivo mobile munito di una webcam.
• Tramite documenti digitali di identità: il richiedente viene identificato mediante la propria firma digitale o la propria Carta Nazionale dei Servizi utilizzando gli appositi lettori collegati al pc.