In quest’articolo confronteremo i due documenti e ne comprenderemo differenze e analogie.

Chi fa richiesta di cessione del quinto di stipendio e/o delega di pagamento, deve richiedere la compilazione in azienda di un documento denominato Certificato di stipendio, documento che certifica lo stipendio di un dipendente e ne dimostra il proprio rapporto di lavoro.

Sul Certificato di stipendio vengono riepilogati i dati del datore di lavoro:

• ragione sociale
• partita iva
• sede legale
• numero dipendenti
• capitale sociale

e i dati del dipendente:

• dati anagrafici
• stipendio lordo
• trattenute (tasse, pignoramenti, altri prestiti in busta paga)
• stipendio netto
• TFR accantonato in azienda o presso un fondo pensione

Lo scopo di questo documento è fornire un attestato documentativo della retribuzione del richiedente e la solidità dell’azienda presso la quale lavora.

Sulla base della retribuzione netta mensile indicata sul certificato di stipendio è possibile calcolare la rata massima pagabile dal lavoratore per un prestito di cessione del quinto

È un obbligo per il datore di lavoro rilasciare il Certificato di stipendio? Questa è la domanda più frequente.

Facciamo una premessa, il certificato di stipendio per prestito in busta paga, viene richiesto per i dipendenti di aziende private e aziende pubbliche, mentre per i dipendenti statali vengono richiesti dei modelli ministeriali.

Alcune aziende e amministrazioni non sono disposte a compilare il certificato di stipendio presentato dalla finanziaria o direttamente dal cliente e in alternativa forniscono l’attestato di servizio.

L’attestato di servizio può tranquillamente sostituire il Certificato di stipendio.

Nell’attestato di servizio l’azienda dichiara solamente che il dipendente è assunto presso la ditta, che lavora regolarmente e che non ha in corso provvedimenti disciplinari.